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Dagli ai senesi!

Biella 01 marzo 2012

Sfogliando la stampa locale è impossibile non imbattersi almeno otto volte alla settimana nella foto dell’assessore ai lavori pubblici di Biella che francobolla gli argomenti più disparati dell’universo mondo.

Prima di essere eletto in consiglio comunale glissavo leggero su alcuni articoli e persone, ora, giocoforza, son più curioso e non sorvolo sulla recente presa di posizione dell’assessore che al grido di “riprendiamoci la banca” lancia una sua triplice alleanza per l’acquisizione del pacchetto di maggioranza Biverbanca dalle mani bucate di Montepaschi.

L’assessore propone di coadiuvare l’eterno presidente della fondazione Biverbanca, Luigi Squillario (l’unico, a suo giudizio, con la capacità e l’autorevolezza per portare a buon fine l’acquisizione di un pacchetto d’azioni il cui valore è stimato a spanne tra i 200 e i 300 milioni di euro), quale paladino di una cordata con due attori protagonisti:

  • la fondazione stessa che investe circa 70 milioni di euro,
  • un pool di imprenditori che “certo non si tirerebbero indietro”, con un peso di circa 40 milioni.

I restanti 190 milioni sarebbero da raccogliersi con l’azionariato diffuso, detentore quindi della maggioranza assoluta, ma che, nei fatti, non conta mai un piffero. Il terzo attore non protagonista appunto.

Non conosco le reali potenzialità della fondazione Biverbanca che, se davvero così ricca, spalma poche risorse sul territorio in tempi così cupi.

Non conosco neppure gli imprenditori ai quali allude l’assessore, ma mi vien da pensare non siano gli stessi che, scudati o meno, mancano ogni disperato appello per rilanciare il manifatturiero biellese o per sostenere le nostre realtà sportive.

Parlo con cognizione di causa solo per la terza categoria, i Paria dell’economia reale, i correntisti lavoratori tra i quali ascrivo mia mamma, domestica ormai in pensione (ultima leva di quelle migliaia di piccoli risparmiatori della Cassa di Risparmio di Biella forgiati ben 155 anni orsono come nello spirito del suo fondatore, monsignor Losana). Certamente non un guru della finanza, la mia mamma, ma in grado di competere con chiunque in economia domestica, e quando mi pone un quesito chiamandomi per nome, mi faccio più attento: “Benito, ma il signor Luigi Squillario, che ora vuole acquistare la nostra banca, è ancora lo stesso che qualche anno fa la vendette? Ai miei tempi, per molto meno, ti lasciavano a casa dal lavoro”.

Laconica, la mia risposta: “Sì mamma, è lo stesso signore”.

Benito Maria Possemato
Capogruppo consiliare I Love Biella

 

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