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Domande al Sindaco

Biella, 28 novembre 2011

Il tempo passa, la crisi peggiora e poichè l’immobilismo dell’attuale giunta non sembra aver fine, diventa sempre più urgente e necessario porre alcune domande al signor Sindaco di Biella, Donato Gentile:

  1. E’ vero o no che lei (nonostante le fotografie di propaganda del Presidente Cota con il neo assessore alla Sanità sig. Monferino e le loro dichiarazioni di circostanza riguardo i destini del nuovo nosocomio di Biella), massima autorità locale in tema di salute pubblica, non vuole dire o, peggio ancora, è all’oscuro della revisione Novaracentrica che vuole azzoppare e retrocedere di fatto il nuovo ospedale ad un poliambulatorio cancellando, come paventato da autorevoli fonti regionali, i reparti di: pneumologia, malattie infettive, nefrologia, dermatologia, chirurgia vascolare, gastroenterologia, neonatologia e terapia intensiva neonatale, senza contare che altri otto reparti (ta i quali cardiologia, oculistica, pediatria, psichiatria, recupero e riabilitazione) avrebbero ragione di esistere solo con un incremento dei posti letto?
  2. E’ vero o no che il nuovo polo oncologico per la cura dei tumori solidi dei bimbi (finanziato da soggetto privato su encomiabile iniziativa della fondazione Tera), quasi contiguo al futuro nosocomio di Ponderano, ha posto tra le variabili determinanti per la scelta di Biella, proprio la vicinanza ad un ospedale efficiente e moderno e non di un poliambulatorio che potrebbe, invero, condizionarne una allocazione in altra sede diversa dal biellese, trattandosi di un soggetto privato libero da vincoli?
  3. E’ vero o no che tutte le associazioni in causa, i pendolari delle tratte ferroviarie Biella-Torino e Biella-Milano e persino il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nella sua recente visita a Biella, le hanno più volte indicato con cognizione di causa e in maniera chiara le soluzioni (cancellazione della stazione di Chiavazza e bus sostitutivo per Biella San Paolo per non creare disservizi e cancellazione delle stazioni “fantasma” che non hanno utenza significativa lungo le tratte Biella-Santhià e Biella-Novara onde poter velocizzare sensibilmente i tempi di percorrenza) e che lei non ha mai voluto perorarle al tavolo dell’osservatorio regionale, al quale il nostro comune siede di diritto e potrebbe far sentire la propria autorevole voce, se solo dimostrasse di averla?
  4. E’ vero o no che la truffa del federalismo municipale, congiuntamente ai tagli lineari e indiscriminati per comuni virtuosi e non, attuata dal governo centrale, porterà a innalzare le addizionali irpef, nonché le tariffe per mense e rifiuti dei biellesi dal 2012 all’infinito (misure tampone e comunque insufficienti a coprire le spese per i servizi minimi erogati dal comune di Biella), mentre voi non avete mosso sopracciglio e siete rimasti proni dinnanzi ad un consorzio (quello della Baraggia) che dal medesimo governo e per motivi a noi ancora oscuri, ha ottenuto pro bono 300 milioni di euro per costruire una diga inutile al biellese?
  5. E’ vero o no che la sicurezza dei cittadini di Biella, caposaldo del suo programma elettorale, ha avuto come unica misura tangibile lo sviluppo di un progetto della è passata amministrazione per la posa in opera di venti telecamere di sorveglianza da collocarsi nei punti sensibili del tessuto cittadino e che, visti i tempi medi per le attivazioni (ad oggi ne sono state attivate solamente 5), presuppone la fine lavori tra quindici anni, giusto in tempo perché gli ultimi vigili urbani rimasti e mai sostituiti vadano in pensione e a Palazzo Pella non restino altro che un comando vuoto e fatiscente (già da ora) e il tappeto di Cianciotta?

Benito Maria Possemato Nicola Simone Gruppo consiliare I Love Biella

3 risposte a “Domande al Sindaco”

  1. Fabrizio scrive:

    10 euro che queste domande non riceveranno risposta… Abbiamo proprio compiuto delle gran belle scelte (eufemismo) alle elezioni nazionali, regionali, provinciali e locali!

  2. Riccardo scrive:

    Fabrizio, ti piace vincere facile? Hai ragione sul passato, ma la cosa più grave è che il futuro sembra promettere niente di buono

  3. Fabrizio scrive:

    Vedremo, io rimango fiducioso!

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