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Sia mai

Biella 6 giugno 2011

Che assieme alla bile si stia muovendo anche la mia quotazione politica (se verso l’alto o verso il basso è una variabile ponderabile solo col voto), l’ho colto il 3 giugno ultimo scorso, leggendo in mattinata, con la tazzina del caffè ormai ghiacciato a mezz’aria, la cronaca amministrativa cittadina su un bisettimanale locale.

Ho letto, nella medesima pagina, gli attacchi mossi al sottoscritto nell’ordine:

  1. dal collega di lega nord Desirò, per la questione strade disastrate del Vandorno.
  2. dall’assessore all’urbanistica di Biella (non gli farò ulteriore propaganda nominandolo, dato che era assente solo in un pezzo sulla bocciofila di Torrazzo e nella foto con ricompensa, del tenero Bubu, animaletto fantasia smarrito a Cerreto Castello), per la querelle della televisione in aula e la questione profughi.
  3. dal mio collega d’opposizione Pietrobon (più arguto, a mio giudizio, dei primi due) coglievo una stoccata, anch’egli parlando di televisione in aula e del mancato quorum per un voto.

Fin qui, nulla di nuovo: è la politica, bellezza.

Ma è arrivando a piè di pagina che il caffè ormai freddo mi ha bloccato la digestione del cornetto:

  • “Possemato attacca Don Berchi”.

Tranquillizzo i lettori e i cattolici in particolare, anche quelli “erranti” come il sottoscritto: non sono io l’anticristo.

E’ probabilmente un refuso di stampa involontario, dato che “Possemato ringrazia Don Berchi” perché, pur in dissonanza con le argomentazioni sollevate a mezzo giornale dal rettore di Oropa circa le problematiche ostative all’accoglienza di migranti nel Santuario Mariano, ci e mi ha offerto spunto di riflessione e di pubblico dibattito (e credo fosse nelle intenzioni del rettore stesso, esponendosi sui media); dandomi il la per circostanziare il mio intervento in aula quale “figlio di emigranti e del popolo, accolti a migliaia senza se e senza ma e con benevolenza in terra biellese (che non finirò mai di ringraziare), senza dimenticare chi sono e da dove vengo”.

Pari pari a come si dichiara spesso in pubblico il signor sindaco, che di nome fa Donato, prova vivente dell’accoglienza e dell’apertura dei biellesi che lo hanno eletto, salvo poi sposare alla bisogna e su giornale tesi altrui. Sia mai.

Benito Maria Possemato
Capogruppo consiliare I Love Biella

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