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Cosa vogliamo?

Biella 19 aprile 2011

Buona la “terza” del presidente-deputato Roberto Simonetti: lancia un referendum, credo senza trucchi, che darà la parola (da far pesare nelle sedi opportune), alle comunità “bagnate” dall’invaso in Valsessera.

La “prima” fu un’apertura al confronto col consorzio Baraggia, smentendo di fatto la ferma opposizione di Lega Nord alla diga propalata in campagna elettorale e alimentando al contempo un mercanteggio al rialzo degno di un suk arabo, con compensazioni alle popolazioni interessate che spaziano dagli iniziali “pesci autoctoni” all’ultimo rilancio del Consorzio Baraggia con contributi in denaro, il tutto sorvolando casualmente sulla vera questione: ma al biellese, ponderate tutte le variabili oggettive e non soggettive, la diga serve o no?

La “seconda” di Simonetti aveva invece vago sapore doroteo, una non-posizione estranea alla sicumera ostentata troppo spesso da Lega Nord (o perlomeno estranea al sindaco-deputato leghista Buonanno che esternò a suo tempo, argomentandolo, un perentorio no-diga), ovvero il presidente Simonetti “decide di non decidere”, insufflando finora all’orecchio dei biellesi un “ni-diga” quasi afono, ma lamentando al contempo a mezzo stampa la resilienza di un “partito del NO a tutto campo” che a suo dire inibisce lo sviluppo del territorio: NO al nucleare, NO all’autostrada, NO alla diga, NO alle discariche, NO alle cave, NO alle centraline idroelettriche, NO al fotovoltaico nei campi agricoli e via negando, ma in realtà sono dei NO solo agli affari, legittimi per carità, ma pur sempre di affari si tratta.

A inibire il territorio, presidente Simonetti, non sono le risposte che riceve, ma le domande che lei pone.

Mi permetto di riformularne per lei alcune che, se concretizzate, son certo incasserebbero un filotto di consensi bipartisan dai suoi amministrati:
Vogliamo l’elettrificazione delle linee ferroviarie locali?
Vogliamo collegamenti in tempi contenuti e puntuali con Torino e Milano?
Apriamo alla concorrenza di Arenaways?
Vogliamo mantenere l’autonomia della nostra azienda sanitaria locale?
Vogliamo ultimare il nuovo ospedale in tempi certi?
Vogliamo il mantenimento sul territorio dei reparti ospedalieri a rischio taglio?
Vogliamo l’acqua e la sua gestione in mano pubblica?
Vogliamo delle infrastrutture viarie che non stravolgano inutilmente il territorio, ripensando l’autostrada ma riammodernando Trossi e superstrada?
Vogliamo perorare senza reticenze il vero Made in Italy?
Vogliamo considerare le zone franche urbane a beneficio anche del biellese in agonia, stimolando in tal senso il governo centrale?
Vogliamo ridiscutere la tassa provinciale sui passi carrai? Vogliamo cancellare le province o perlomeno ridisegnarle in macro?
Vogliamo abolire per legge i doppi incarichi, i tripli stipendi pubblici, le quadruple legislature?
Ed in definitiva, vogliamo preservare l’Alta Valsessera e difenderla da noi stessi?

Io dico Si.

Benito Maria Possemato
Capogruppo consiliare I Love Biella

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