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Padroni a casa nostra!

Biella 7 marzo 2011

ORDINE DEL GIORNO

Oggetto: PADRONI A CASA NOSTRA

IL CONSIGLIO COMUNALE

PREMESSO CHE:

I dettagli della diga in Valsessera sono ormai noti: un muro di contenimento alto 90 metri, realizzata in località Oro della Lama, circa 3 Km più a valle della diga delle Mischie, per garantire un invaso di circa 12 milioni di mc d’acqua. Su queste cifre spropositate, si basa la convinzione dei NO all’invaso che, oltre ad impoverire la Valsessera dell’unica risorsa naturale rimastale, ossia l’acqua, ne altera il prezioso ecosistema tutelato anche dalla comunità europea come Sic.

PRESO ATTO CHE:

La scorsa estate il Consorzio Baraggia ha presentato il progetto dell’opera in oggetto perorando da una parte gli interessi degli agricoltori della bassa biellese e vercellese, desiderosi di assicurare abbondanza irrigua alle proprie colture (prevalentemente risicole), associandoli all’opportunità di produrre energia idroelettrica. Dall’altra i cosiddetti “benefici” di ritorno per il territorio, che sommano a circa quindici posti di lavoro ad opera ultimata, oltre ad una pista ciclabile attorno al lago artificiale e alla possibilità di trasformare la pista sopra la conduttura verso la Ravasanella in circonvallazione di Sostegno e Villa del Bosco. Ultimamente si è rimarcata la possibilità, per i comuni della Valle di Strona, di poter attingere all’acqua dell’invaso per sopperire alle possibili siccità future.

SI CONSIDERI PERO’ CHE:

Alcune autorevoli fonti, non ultimo l’attuale sindaco di Trivero, hanno fatto notare che verrebbe concesso come “regalia” un bene di fatto già di proprietà della valle (l’acqua potabile) e tuttavia ora non sfruttato in quanto l’acqua del torrente è assai meno pregiata di quella dei pozzi sotterranei dai quali attingono gli attuali acquedotti pubblici.

PRESO INOLTRE ATTO CHE:

Si è ufficialmente appreso che non è stato previsto uno studio di impatto ambientale sufficiente (proprio per i casi di potabilizzazione dei comuni della Valle del Sessera), ragion per cui il Ministero dell’Ambiente ha momentaneamente bloccato il processo di valutazione del progetto ma nel contempo il dott. Carmelo Jacopino (Direttore Generale del Consorzio), ha precisato di poter sopperire in pochi giorni alla mancanza, quasi che si trattasse di un’inezia, di un dettaglio: un approccio errato e non condivisibile. Tale approccio trova fondamento nella condizione giuridica di Consorzio Irriguo e di Bonifica che permette al “Baraggia” di accedere con relativa facilità ai fondi del Ministero dell’Agricoltura, per finanziare progetti propri, finanziati da tecnici scelti a proprio piacimento. Si tratta di condizioni senz’altro normate, su cui ognuno può o meno essere d’accordo o rimanere perplesso, ma i centinaia di milioni di euro previsti (cifra senz’altro inferiore di quelli che verranno spesi ad opera conclusa come insegnano le esperienze dell’Ingagna e della Ravasanella), dovrebbero avere finalità pubbliche, nel senso più lato del termine. La Valsessera non avrebbe inoltre alcun ritorno dalla produzione di energia idroelettrica, nessun beneficio per le famiglie ivi residenti e per le poche attività produttive rimaste.

SE NE DEDUCE CHE:

La Valsessera avrà un futuro se anzichè depredarla della sua ricchezza di acqua ci saranno investimenti sul suo territorio, considerando miope infatti una visione che vuole sconfitto il nostro settore tessile nella competizione con l’estremo oriente e al tempo stesso competitiva la coltura del riso. Gli agricoltori della bassa avranno pure le loro ragioni, ma hanno mezzi e forze per perseguirle senza dover necessariamente imporre ad altri stravolgimenti di tale portata, compromettendo inoltre irreparabilmente la preservazione del Sic nell’Alta Valsessera.

DELIBERA:

Di esprimere la propria contrarietà alla costruzione della diga, certi che vi siano altre vie per la pianificazione e lo sviluppo del territorio, diverse dall’allagarlo e cementificarlo a vantaggio di alcuni, impegnando il Sindaco e la Giunta a contrastare, per quanto di loro pertinenza, la realizzazione dell’opera.
Incarica infine gli stessi a trasmettere la delibera in oggetto alla Presidenza della Regione Piemonte e alla presidenza della Provincia di Biella, al Ministero dell’Agricoltura e al Consorzio Bonifica della Baraggia.

Si allegano adesioni:
Benito Maria Possemato
Costanza Mottino
Nicola Simone
Sergio Leone
Vittorio Barazzotto
Doriano Raise
Sabatino Botta
Roberto Pietrobon
Nicola Monteleone
Rinaldo Chiola
Luigi Apicella
Fabrizio Merlo
Marco Bettin
Giuseppe Faraci
Nicoletta Favero
Antonio Montoro
Diego Presa
Flavio Como
Rita De Lima

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