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Nuraghe Chervu

Biella 18 agosto 2010

COMUNICATO STAMPA

A pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca. E’ la mia personale chiave di lettura all’uscita improvvisa e fuori luogo che ha dato alle rotative Donato Gentile (spero non dietro suggerimento di uno staff del sindaco che, con le dovute proporzioni, è ormai secondo in numero di addetti solo allo staff di Obama), il quale su un giornale locale di qualche giorno fa, azzardava un parallelo tra il nuraghe sardo, edificio troncoconico dalle molteplici funzionalità ed emblema della vita sociale della civiltà nuragica, nonchè patrimonio mondiale dell’unesco dal 1997, e il minareto, emblema religioso dell’Islam, torre presente in quasi tutte le moschee dalla quale il muezzin chiama alla preghiera cinque volte al giorno i devoti di Allah.

Se le repliche e le richieste di delucidazioni riguardo alle considerazioni del primo cittadino quando afferma: “Tra le presenze che ho sempre giudicato discutibili perché non attinenti al territorio biellese vi è quella del nuraghe Chervu” e ancora “Ma chi amministra deve anche saper frenare i legittimi entusiasmi del singolo gruppo e promuovere e aiutare invece a decollare quelle iniziative che possono avere una condivisione generale. Pertanto io direi no sia alla realizzazione di un nuraghe che di un minareto posti ai bordi delle strade” è giusto che vengano avanzate dalle comunità sarda e araba che del biellese hanno fatto la propria casa. In veste di consigliere comunale evito di dare adito a strumentalizzazioni e mi soffermo invece unicamente sull’aspetto ugualmente cinico che colgo in un’uscita così estemporanea del sindaco, allorquando (memore del “dispetto politico ” di spostare i Vasoni da via Italia al Villaggio La Marmora, traslazione che ai biellesi è costata una fattura di 6.257 euro ), sospetto si stia “preparando il terreno” per trasferire il nuraghe Chervu o la lapide in memoria dei biellesi e dei sardi caduti nella grande guerra posata dalla brigata Sassari, o entrambi, dall’incrocio della tangenziale (magari relegandoli dietro le cave del Favaro), per motivi a me oscuri, ma avendo ben chiaro fin da ora che a pagare sarà comunque la collettività.

Benito Maria Possemato
Capogruppo consiliare I Love Biella

Una risposta a “Nuraghe Chervu”

  1. Fausto Fabiano scrive:

    In passato qualcuno ha citato il comune per la sua incapacità di guida, l’altro ieri ho rovinato un cerchione dell’auto in una delle numerose buche che costellano la rete stradale di Biella, buche che sono state risolte, in seguito, con birilli segnalatori, che vengono investiti e spostati dopo poche ore o pochi minuti. Chi abita al Piazzo dovrà mettere in conto i danni che subirà la propria vettura passando abitualmente da Via Avogadro.
    Non citerò il comune per i danni che mi ha procurato, sarebbe più facile ottenere un risarcimento da un ente privato, ma consiglio il sindaco di occuparsi e spendere il denaro pubblico per cose utili alla comunità.

    Certo di non ricevere risposta, cordiali saluti.
    Fausto Fabiano

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