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La lista di Schindler

Osservare il Sindaco Gentile durante il consiglio comunale di ieri mi ha ricordato Oskar Schindler, protagonista dell’omonimo film, quando proprio il Signor Schindler convince l’ebreo Signor Stern a dirigere la sua azienda di pentolame, sciorinandogli i ruoli, le competenze e tutte le mansioni che questi dovrà ricoprire: dalla contabilità al personale, alle relazioni con i Kapò. Alchè il Sig. Stern ( il bravissimo attore Ben Kingsley ) guardandolo impassibile gli chiede quale sarà il ruolo di Schindler ? Questi alza le mani rivolgendogli i palmi lo guarda fisso ed esclama : “Presentazione”.
Esattamente l’unica cosa che ho visto fare al Sig. Sindaco Donato Gentile in sei ore di consiglio comunale : “presentazione”: ha presentato il nuovo Prefetto, punto.
Mi sono convinto che sia la cosa che gli riesce meglio. Forse proprio per la forma e non per la sostanza (la forma piace tanto in tutto il Paese), se non cambiano una serie di cose e congiunture, rischiamo di tenercelo dieci anni.

E’ ciò che ho sottolineato ieri nel mio intervento sul bilancio per I LoveBiella: noi non abbiamo bisogno di un programma da passerella, di solo foto e sorrisi, la situazione del nostro territorio richiede una piattaforma programmatica di più lungo respiro, almeno un embrione sul quale discutere e ragionare e questa deve approntarla l’amministrazione, (se lo ha un programma) e dimostrare che sono in grado di guardare oltre la siepe e vedere con i loro occhi che al di là vi è un mondo che ha cambiato passo ormai da lustri.

E noi non gli stiamo dietro.
Sarà dura.

Mi sono rivolto direttamente ai colleghi consiglieri di maggioranza, li ho esortati a svolgere il ruolo per il quale siamo stati eletti, a essere propositivi. Sono intervenuti solo i colleghi Venier, Anfossi e Penna per dirmi che loro sono neofiti e gli ci vorra’ del tempo.

E io chi sono: Andreotti?

Proprio per questo abbiamo votato, Nicola ed io, contro il riequilibrio di bilancio, il cui fine era quello di finanziare le mense scolastiche e il sociale ( ampiamente condivisibile ) ma che non presentava null’altro, niente che giustificasse la rivoluzione Copernicana che si sbandierava in campagna elettorale.
In quel bilancio il fine era giusto, era l’impianto ad essere disarmonico con il fine.

Benito Maria Possemato

Capogruppo consiliare di I Love Biella

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